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Psicomotricità per bambini, adolescenti e adulti

Corsi di psicomotricità relazionale per bambini, adolescenti e adulti, Metodo Accamamam®

La psicomotricità relazionale

Un’attività dedicata al benessere fisico, mentale ed emotivo, utile e piacevole per tutte le età

L’attività psicomotoria si svolge in un’ampia sala attrezzata che contiene oggetti e materiali adatti a stimolare giochi di movimento ispirati dall’immaginazione e dalla creatività. Il gioco è libero e si svolge in gruppo, creando spontaneamente interazioni con gli altri partecipanti. Prevede delle fasi di movimento e delle fasi più tranquille, di riposo e rilassamento, con musiche adatte ad accompagnare la dinamica degli spostamenti, dei gesti, della vocalità così come la quiete nei momenti di pausa e distensione. Il clima creato dal gioco è di divertimento e complicità e questo clima rende semplice e immediata l’espressione del corpo e lo scambio fra le persone.

Lo scopo della Psicomotricità Relazionale è quello di accompagnare le/i partecipanti ad aprirsi alla comunicazione attraverso il piacere del movimento, a contattare le proprie emozioni e imparare a gestirle, a superare i blocchi, le fragilità o gli eccessi del carattere e del comportamento.

Le/gli psicomotriciste/i che operano all’interno di Accamamam® a.s.d.c. sono iscritte/i all’Elenco Professionale Nazionale degli Psicomotricisti Italiani di area socio-educativa e di prevenzione primaria, ai sensi della Legge 4/2013.

Corsi di Psicomotricità Relazionale per bambini e preadolescenti (da 2 a 13 anni)

La Psicomotricità Relazionale accompagna le/i bambine/i e le/i preadolescenti (da 2 a 13 anni) alla coscienza di sé e del proprio corpo, all’esplorazione dello spazio, alla trasformazione creativa delle cose e dell’ambiente. Aiuta a regolare l’emotività nella relazione con l’altro e a sviluppare le funzioni psichiche e cognitive attraverso la creazione spontanea di giochi e l’invenzione di mondi di fantasia. Insegna ad affrontare le frustrazioni e i comportamenti eccessivi, a superare le difficoltà di espressione e comunicazione, sia a livello di linguaggio che di scrittura. Fornisce un valido sostegno nel caso si presentino difficoltà di apprendimento e di concentrazione, iperattività, comportamenti aggressivi o di eccessiva timidezza e chiusura di carattere. Aiuta soprattutto la/il bambina/o a costruire una personalità autonoma e di valore.

  • Gruppi di psicomotricità relazionale composti da massimo 6 bambini, e preadolescenti (da 2 a 13 anni, gruppi omogenei per età)
  • Percorsi individuali qualora si manifestino difficoltà a partecipare alle attività di gruppo o particolari disagi e comportamenti che suggeriscano un periodo di lavoro mirato al singolo. Questi percorsi sono tuttavia sempre finalizzati all’inserimento successivo in un gruppo.

Percorsi di gruppo per coppie in attesa di un figlio

Nel periodo della gestazione il gioco psicomotorio accompagna innanzitutto i futuri genitori all’ascolto del proprio e corpo e di quello dell’altro. Uno dei due corpi è abitato da una terza vita nascente e l’attività aiuta i futuri genitori ad entrare in empatia fra loro e con il bambino, favorendo uno scambio di emozioni, interrogativi, risposte, timori e rassicurazioni che consente la costruzione di fiducia e sicurezza riguardo all’avvenire.

Nel periodo che precede il parto, l’attività psicomotoria aiuta ad acquisire la coscienza dei processi emotivi e affettivi che possono facilitare al piccolo l’uscita dal corpo materno, rendendo questo passaggio agevole, coraggioso e felice per tutti e tre i soggetti coinvolti.

Percorsi da 0 a 2 anni per genitori e bambini insieme

Nel periodo dopo la nascita e nel primo periodo della vita, l’attività psicomotoria sostiene la cooperazione della coppia dei genitori nel grande cambiamento e il bambino nell’affrontare l’esplorazione dei corpi e dello spazio, nel superare l’angoscia della separazione dal corpo della madre, nello scoprire e apprezzare il piacere dell’autonomia e della curiosità per le relazioni con le altre persone.

Corsi di Psicomotricità Relazionale per adolescenti e giovani

Gli adolescenti e i giovani (da 14 a 18 anni), attraversano un periodo di grandi cambiamenti, a cominciare dalle trasformazioni del corpo e dall’intensità delle pulsioni, per passare alla scoperta delle opportunità e dei limiti del contesto sociale e al sorgere di incomprensioni nei rapporti fra le generazioni. La psicomotricità può offrire loro, innanzitutto, uno spazio di ascolto e accettazione.

La/lo psicomotricista che opera con questa fascia d’età è cosciente di avere di fronte dei giovani individui che riversano nel gioco tutte le loro contraddizioni, le timidezze, le paure e gli eccessi, oscillando fra le sfide del crescere e diventare adulti e la nostalgia del rimanere ancora per qualche tempo bambini. La/il professionista della psicomotricità possiede le competenze necessarie per offrire loro un modello di adulto comprensivo, quando il gioco esprime frustrazione e ferite all’autostima e, al contrario, un modello di adulto autorevole e fermo quando le sfide e gli eccessi di sfrontatezza superano i limiti fisici o simbolici del rispetto reciproco. Grande importanza, nell’attività con questa fascia d’età, assume il gruppo, che durante l’esperienza psicomotoria diventa fonte d’identificazione e di appartenenza, utilizzando i valori della cooperazione, dell’accettazione dell’altro e della condivisione che si contrappongono a modelli di gruppo competitivi ed escludenti, fin troppo presenti nella società attuale.

Corsi di Psicomotricità Relazionale per adulti

Il tempo dell’adulta/o, è un tempo accelerato, tutto proiettato all’esterno e alle realizzazioni, è quindi spesso fonte di stress e di alienazione. Anche quando la vita corrisponde ai desideri e alle aspettative, grande è l’impegno nel lavoro, nella genitorialità, nelle relazioni sociali e concede poco spazio all’ascolto di sé e delle proprie esigenze profonde. La psicomotricità offre a questa fase della vita uno spazio di pausa e distensione dove potersi esprimere in libertà, lontano dai vincoli degli impegni quotidiani, lasciando da parte le maschere, i ruoli sociali, e ascoltando i propri desideri. Il gioco permette di scoprire aspetti sconosciuti di se stessi e il gruppo offre un ambito di relazioni sincere, autentiche, senza i filtri del dover essere, che molto spesso, nel quotidiano, ingabbiano gli scambi, anche con i parenti, i colleghi, gli amici e i partner.

Lo spazio psicomotorio aiuta l’adulta/o a trovare una distanza rispetto alle esperienze della vita quotidiana e a riscoprire un rapporto primario con se stessa/o. La/o accompagna, attraverso la vivificazione del corpo prodotta dal movimento e dal gioco, alla scoperta di poter arricchire la sua vita di nuovi slanci e nuove avventure. Le/gli permette d’incontrare altre persone, simili e diverse, nelle quali specchiarsi e dalle quali ricevere impulso per desiderare di allacciare nuove relazioni, amicizie, condivisioni.

Corsi di Psicomotricità Relazionale per la terza e quarta età

La persona anziana in condizioni di buona salute incontra più o meno le stesse tematiche dell’adulto ma deve affrontare – con differenze individuali molto marcate – la diminuzione dell’energia fisica, la capacità di lasciare attività che hanno spesso accompagnato l’intera vita adulta, la rarefazione delle relazioni e, spesso, la solitudine.

Il gioco psicomotorio riveste una funzione importante nel far riscoprire alla persona anziana un corpo ancora in grado di muoversi in maniera duttile, espressiva, comunicativa, di provare piacere nel produrre una gestualità creativa e nel dialogare con la gestualità altrui, nello sperimentare contatti empatici. Il contesto ludico fa emergere in maniera spontanea il racconto della storia di ognuna/o, intessendolo con il vissuto presente e dando forma alla consapevolezza di un’autobiografia e di un’identità che si estende nel tempo con criteri di continuità e spessore personale. Quest’immagine poliedrica, variegata, eppure unitaria di sé concorre a consolidare il sentimento di sicurezza e fiducia in un futuro ancora pieno di potenzialità.

La persona senile che abbia perso buona parte delle sue energie e abilità fisiche e/o mentali conserva, in ogni caso, la capacità di provare piacere nel movimento pur molto limitato, negli scambi tattili, vocali, visivi, uditivi e oggettuali che portino con sé buon umore, scherzosità, leggerezza e creatività. Adattando la dinamica del gioco alle possibilità effettive delle/dei partecipanti, la psicomotricità è in grado di ricreare, anche in un gruppo di persone fortemente limitate, un clima gioioso di distensione e scambio che nutre la resilienza del corpo e il dispiegarsi del pensiero.